Torino - Ancora sospesi. Probabilmente per poco. E l’immagine che si ha è quella di un bivio: da una parte la Juventus può andare nella direzione di Victor Osimhen, dall’altra resiste la candidatura di Jonathan David, che nel frattempo ha messo presto da parte la delusione per l’uscita di scena del suo Canada in Gold Cup ed è volato via in vacanza, chiudendo a chiave tutto il chiacchiericcio attorno alla sua situazione. Sull’ex Napoli però la situazione si è fatta più calda nelle ultimissime ore: ci sono stati contatti diretti con l’entourage e il calciatore spinge per delineare il suo futuro dopo il ritorno in Nigeria e i successivi incontri con chi gli gestisce gli affari. Del resto, un paio di settimane e tutto deve essere deciso, perché Osi non vuole ritrovarsi al ritiro azzurro di Dimaro (come l’anno scorso) e perché la clausola è in scadenza.
Vlahovic apre un'altra rotta
Sebbene riguardi soltanto le squadre estere, è la data entro la quale De Laurentiis vuole aggrappare il malloppo da 75 milioni di euro. Dunque, ogni telefonata può essere quella decisiva, soprattutto se dovesse arrivare da Miami. Oppure da Torino. Perché a prescindere da come andrà questa sera con il Real Madrid, l’idea della Juventus è quella di concentrarsi totalmente sul colpo in avanti. Il blocco dovuto ai rifiuti di Vlahovic - sulle proposte recapitategli e ancor prima su potenziali discorsi legati al rinnovo di contratto - non ha messo ogni cosa in standby. Ha semplicemente costretto il board bianconero a fare dei ragionamenti differenti, come quando trovi uno svincolo chiuso e allora tocca andare oltre per poi raggiungere il traguardo prefissato.
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