Per quanto sia ancora utopistico avere il dono dell’ubiquità, la Juve sta provando comunque a essere ovunque. O meglio: sempre presente. Nelle questioni interne e sul mercato, nelle idee che svolazzano tra un procuratore e l’altro, e poi (soprattutto) nel comparto scout. Il Mondiale è infatti diventato anche un’opportunità per approfondire alcuni profili. Una sorta di provino ad alto livello, in cui chi è stato seguito in passato si è rivelato all’altezza delle aspettative da assecondare, in cui qualche nome a sorpresa è invece emerso. In fondo, chi avrebbe mai parlato di un’ipotesi Piquerez alla Juventus se non ci fosse stato il torneo negli Stati Uniti? Probabilmente nessuno.
E invece: classe 1998, esterno mancino, garra uruguaiana. È nato a Montevideo e gioca nel Palmeiras, approdato ai quarti di finale dopo aver battuto il Botafogo nel derby interno. Altri segni particolari? Beh, un contratto in scadenza nel dicembre del 2026, dunque pochi margini da parte del club brasiliano per chiedere la luna. Anzi: può arrivare con poco, e velocemente.