INVIATO A ORLANDO - Non servono di certo medaglie luccicanti o premi alla carriera per misurare il peso di una leggenda. Bastano poche note, un coro che si alza da una piazza in festa, a migliaia di chilometri da casa: “Trezeguet! Trezeguet! Quando gioca segna sempre Trezeguet…”. Un boato che attraversa il tempo. Una carezza sonora che lo riporta a quegli anni indimenticabili trascorsi a Torino. David si volta, sorride, e poi abbassa lo sguardo, quasi a celare una commozione palpabile. Evidente. L’abbraccio dei tifosi bianconeri, accorsi a centinaia a Orlando a margine del match tra Juventus e Manchester City - riunitisi tra gli stand dello Juventus Fan Tour - non è solo un tributo, ma un atto d’amore. Tra selfie e autografi, l’ex bomber francese ha voluto guardare avanti, soffermandosi sugli attaccanti del futuro bianconero. I volti nuovi a cui toccherà l’onore - e l’onere - di misurarsi con il peso di un’eredità che profuma di gol e appartenenza.
David Trezeguet, si aspettava un’accoglienza del genere?
«Tutto questo affetto non può che rendermi immensamente felice. Io ho sempre avuto un legame stretto con tifosi juventini. É un piacere poter essere qui ad Orlando per passare qualche momento al loro fianco. Del resto, insieme abbiamo fatto la storia…».