Il violento richiamo alla realtà delle cose può essere molto utile alla Juventus in questa fase di costruzione della nuova squadra. Damien Comolli l'ha vista in tv, Giorgio Chiellini allo stadio e si saranno resi conto che il mercato dovrà essere importante e decisivo per ridare una competitività di base necessaria a lottare in Italia e a evitare figuracce in Europa, affinché la qualificazione in Champions, festeggiata un mese fa non serva solamente a rimpinguare il bilancio. Servono un grande difensore, un grande centrocampista e un grande attaccante, servono giocatori da Juve.
Il livello è troppo basso. Nessuno pretende che la Juventus possa competere con il Manchester City, ma il divario tecnico non può essere così devastante. Savona e Kelly non sono giocatori all'altezza di una squadra con le ambizioni che coltivano i bianconeri e Nico Gonzalez non è a suo agio quando si alza l'asticella. Kostic si spera sia di passaggio. E fa quasi tenerezza pensare che, tre anni fa, Vlahovic e Haaland erano messi sullo stesso piano e ci si chiedeva ci sarebbe diventato più forte.