Sancho, stop ai prestiti
Sia chiaro: scenario che Jadon vorrebbe evitare con ogni parte di sé, perché è ancora fresco il ricordo di un’estate fa, quando dopo il prestito - fruttuoso - al Borussia aveva ritrovato il Manchester United e soprattutto Ten Hag. L’allenatore, vedendolo così pimpante in Germania, si era convinto che potesse diventare un vero asset per i suoi. Del resto, in un attacco totalmente rinnovato, nel quale Zirkzee andava ad associarsi alle belle speranze per Hojlund, serviva un uomo in grado di creare superiorità e occasioni. Ebbene: un paio di mesi di tentativi diventati anche di incomprensioni.
La Juve, brava a fiutare la chance a giugno, era tornata in maniera prorompente sul ragazzo un mese e mezzo più tardi, quando aveva soltanto da completare una rosa già rivoluzionata. L’offerta era pronta, pure a essere accettata: prestito secco “alla Conceiçao” da 8 milioni più una buona parte dell’ingaggio coperta, il tutto in un solo versamento in direzione Red Devils. Nel tira e molla, è quindi emerso il Chelsea, con una promessa sul futuro che aveva illuso tutti. E che ha portato la squadra oggi allenata da Amorim a decidere: stavolta non si aprirà a nessuna cessione a titolo temporaneo, ancor di più in questo periodo in cui c’è tempo per attirare proposte interessanti e convincenti. Per ogni parte implicata.