Alberto Costa, a italiano come siamo messi? Ha fatto progressi negli ultimi mesi?
«Lo sto studiando: per ora lo capisco abbastanza bene, ma fatico a formulare frasi, ecco. Infatti con il mister ogni tanto capita di discutere in inglese. Spero di impararlo bene nel corso della prossima stagione».
Dal suo arrivo in bianconero, chi è che l’ha aiutata di più ad ambientarsi?
«Su tutti, direi Chico Conceiçao, Douglas Luiz e Bremer, per un discorso di lingua. Ma in generale tutta la squadra è stata disponibile con me. Siamo un gruppo unito. Ci aiutiamo a vicenda dentro e fuori dal campo. Sono orgoglioso di poter fare parte di questo club».
Torino le piace? Cosa fa nel tempo libero?
«Mi sono trasferito lì con la mia ragazza. Niente di speciale: giriamo insieme in giro per la città, che mi piace tantissimo».
Mi racconta come ha vissuto questi primi sei mesi di Juve? Ci chiedevamo tutti il perché non la facessero giocare mai.
«Ovviamente all’inizio non è stato semplice, ma l’appoggio dei miei compagni e di tutto l’universo juventino non è mai mancato. Mi hanno dato la forza per continuare a lavorare. C’era bisogno di un po’ di tempo prima che potessi ambientarmi: sapevo che prima o poi mi sarei potuto giocare le mie carte. E allora mi allenavo intensamente, ogni giorno, con l’obiettivo di farmi trovare pronto».