Yildiz e la svolta con Tudor
Da quando c’è Tudor in panchina il classe 2005 ha segnato 3 gol (Genoa, Lecce e Venezia) tutti decisivi nella rincorsa al quarto posto in campionato della Vecchia Signora. Ora al Mondiale - seppur contro avversari non irresistibili - è partito col botto. Colpo da biliardo dalla distanza per impallinare l’Al Ain al debutto e la doppietta strepitosa che ha castigato il Wydad come biglietti da visita per incantare gli appassionati di ogni angolo del pianeta. Motivo per cui ora bisogna fare in fretta per il rinnovo, onde evitare il ritorno di fi amma delle big inglesi. Dalla Premier League, infatti, nelle ultime settimane hanno bussato il Chelsea (Enzo Maresca lo stima molto) e soprattutto l’Arsenal. Nei Gunners è appena arrivato come capo-scout quel Matteo Tognozzi, che era stato l’artefice dell’approdo alla Continassa di Yildiz nell’estate 2022. Un’intuizione vincente che l’ex ds del Granada vorrebbe replicare anche Oltremanica. Difficile però che la Juve glielo possa permettere. Forse neanche un’offerta da 80 milioni verrebbe presa in considerazione. Il motivo è semplice: Yildiz viene considerato incedibile in casa bianconera, nonché il talento attorno al quale ricostruire una Juventus vincente. Ecco perché il rinnovo sta diventando una priorità. Il Diez dev’essere, infatti, l’alfiere della Juve che verrà.
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