Per alcuni giorni, tutti i riflettori del calciomercato sono stati puntati su Casablanca: sponda Wydad. La scintilla l’aveva accesa il presidente della Fifa, Gianni Infantino: "Cristiano Ronaldo potrebbe giocare il Mondiale per Club". Il vento ad alimentare le fiamme soffiava dalla Spagna, dove rimbalzavano le voci di un passaggio di CR7 al Wydad, quando ormai sembrava essere chiusa la sua storia con l’Al Nassr. Infine, ad incendiare la prateria, ci pensò lo stesso club marocchino: 21 maggio, un post social con una bandiera del Portogallo, una stretta di mano e una clessidra a scandire il tempo. Apriti cielo, ecco l’indizio che tutti aspettavano. E invece no, era semplicemente l’annuncio di un’amichevole contro il Porto: ancor di più, era un abile social media manager che aveva sfruttato l’assist delle voci di mercato per segnare un gol a porta vuota.
Chi sono i marocchini del Wydad Casablanca
Non c’era Ronaldo sul volo che è atterrato a Washington, ma il Wydad Casablanca è arrivato negli Usa con la volontà di sorprendere e di riscattare una stagione opaca. Prova ne è il cambio in panchina avvenuto proprio in vista del Mondiale: Mohamed Amine Benhachem, il 24 maggio scorso, ha preso il posto di Rhulani Mokwena. Il momento del club marocchino dovrebbe ricordare qualcosa: è la squadra più titolata del Paese (22 campionati vinti, 40 trofei alzati in 88 anni di storia), ma oggi fatica a riaprire un ciclo. Nella stagione 2021/2022 l’albo d’oro si arricchisce di titolo nazionale e CAF Champions League, da quel momento il Wydad fatica tremendamente a tornare in vetta. Nell’ultima stagione, terzo posto in classifica e 16 punti di distanza dalla capolista. Nelle strutture della Landon School – a Bethesda, nello stato del Maryland, poco distante da Washington -, la squadra guidata da Benhachem lavora dall’11 giugno. Riscaldamento, passaggio, torello, esercizi difensivi e piscina: il programma lo si intravede dai contenuti condivisi dal club, tutto il necessario per arrivare pronti alla prima.