A vederla e sognarla così, questa Juve di Tudor sembra quella di Lippi: intensità, geometrie, attacco devastante. Vero che davanti c'è una squadra degli emirati, in questo Mondiale così eterogeneo, e si aspetteranno banchi di prova più impegnativi, però questa prima squadra costruita dal croato senza una lista di infortunati lunga un chilometro è entusiasmante: il 5-0 è senza storia, esaltante, una festa di gol e una gioia per gli occhi appesantiti da tutta la fatica stagionale per centrare il quarto posto.
Ora tocca a Comolli blindare Kolo e Chico
Spumeggiante nel gioco e nelle trame, feroce nelle retrovie e quando c'è da dare qualche legnata, anche quella precisa e mai sprecata, iperoffensiva e spietata sotto porta: non c'è una nota negativa in questa serata statunitense, in questa notte italiana che battezza il nuovo corso bianconero come meglio non si potrebbe. Ora la patata bollente è in mano a Comolli e alla sua squadra dirigenziale, work in progress: Conceicao e Kolo Muani saranno degli affari importanti da chiudere per dare continuità al progetto tecnico dell'allenatore croato.