"Ici c'est Paris" è uno slogan che tra le luci della Torre Effeil dicono tutti. Ma anche al Parco dei Principi. E dopo la grande vittoria in Champions League in finale contro l'Inter il coro ha raggiunto una eco importante per le strade di tutta la Francia. Un capolavoro firmato Luis Enrique grazie anche alla sua visione e coraggio, come quello che ha mostrato con i giovani. E se su Doué ormai non avevamo più dubbi, a prendersi la scena negli ultimi minuti della partita è stato Mayulu. Un talento che sta uscendo sempre di più col passare del tempo: dopo il gol del 5-0 ai nerazzurri il classe 2006 si è ripetuto anche contro l'Atletico Madrid nel match d'esordio al Mondiale per Club, siglando la rete del tris prima del definitivo 4-0. Ma conosciamolo meglio.

Mayulu e le coccole del Psg

Dopo i primi palleggi nel Saint-Denis e nel Épinay-sur-Seine, il Psg gli ha messo subito gli occhi addosso e lo ha portato nella propria scuola. Si è formato, è cresciuto, anche se ancora fisicamente è molto esile e in viso sembra addirittura un adolescente. In Youth League ha fatto vedere il suo potenziale e ne sa qualcosa anche il Milan, punito dal centrocampista nel 2023 con un eurogol da fuori area. Con i parigini ha vinto il campionato giovanile, ma ha subito impressionato anche Luis Enrique, che non ci ha messo molto a chiamarlo. Nel novembre del 2023 ha iniziato a fare i primi viaggi con i grandi. E in questa stagione sono arrivati i gol (5 in 29 presenze e 3 assist). E la prima firma l'ha messa a segno contro lo Strasburgo, alla sua prima da titolare e con Donnarumma per la prima volta capitano. Ma colpirlo è stato il boato dello stadio: "Ho provato una sensazione incredibile quando i tifosi hanno esultato per un mio gol". E in quella rete si può trovare anche un collegamento con la finale contro l'Inter.