Sucic e il paragone con Modric
Lo stesso ruolo ricoperto nelle ultime due gare con la Croazia, in particolare quella contro la Repubblica Ceca in cui ha giocato al fianco del futuro rivale cittadino Modric. "L’erede al trono" è stato definitivo dalla stampa croata, facendo proprio riferimento al tandem composto dal maestro Modric e il giovane Sucic: "È una gioia immensa giocare con lui - ha spiegato il neo nerazzurro -, io devo semplicemente imparare". Sucic è quello che oggi viene spesso definito “tuttocampista”. Sa fare tutto: imposta (94% dei passaggi riusciti con i cechi), fa filtro, si inserisce e corre, corre moltissimo. In Francia-Croazia del 23 marzo coprì ben 18 km e l’ormai suo ex allenatore Fabio Cannavaro disse di lui: "Ha grande dinamismo e ritmo. Ho parlato di lui con Marotta, Pero (il suo soprannome in patria, ndr) ha tutto per fare bene, il potenziale per migliorare ancora. Avrà bisogno di tempo per ambientarsi, ma potrà giocare in Serie A senza problemi". Mezzala nel 3-5-2, mediano, ma pure trequartista d'assalto in un ipotetico 3-4-2-1. Sucic vale per tre. Ed è pronto a carpire altri segreti da Mkhitaryan e diventarne il sostituto designato. Magari una staffetta che comincerà già al Mondiale per club.