Sulla strada dell’Italia Under 21 c’è la Germania dei paisà. Multiculturale e con un accento un po’ italiano, dalla panchina al campo. A guidarla c’è il tecnico Antonio Di Salvo. Tedesco, perché nato in Germania. Con il passaporto italiano perché Luigi e Rosalia, i suoi genitori, sono siciliani. Ex giocatore, di ruolo attaccante, ha fatto qualificare la Germania all’Europeo da imbattuta, con un ruolino di marcia fatto di 8 successi e 2 pareggi. Tra le punte della sua squadra si è parlato tanto di Nick Woltemade, centravanti dello Stoccarda che all’esordio contro la Slovenia ha messo a segno una tripletta. Il numero 10 della squadra di Di Salvo sa come rubare l’occhio.
La storia di Tresoldi
Ma in molti hanno notato anche un altro Nik, quello con il numero 9 sulle spalle che fa la punta di riferimento. Il nome completo è Nicolò Tresoldi. La sua però non è la storia di un figlio di immigrati, come quella del ct. Papà Emanuele era un calciatore, con un passato (tra le altre) all’Atalanta di Lippi e Nicolò è nato nel 2004 a Cagliari. Ha cominciato a tirare i primi calci al pallone a Gubbio, città dove si era trasferita la famiglia. In realtà il ragazzo prometteva bene pure come tennista e per un certo tempo ha affiancato le due attività sportive, finendo poi con il preferire il calcio. Le squadre di Serie A più famose lo hanno visionato nei provini, ma alla fine su di lui non hanno mai puntato per davvero. Così, quando nel 2017 la famiglia Tresoldi si trasferisce in Germania, Nicolò comincia la trafila verso il professionismo nella squadra locale, l’Hannover 96. Dalle giovanili l'attaccante si è fatto spazio fino alla prima squadra: nell’ultima stagione ha fatto 7 gol nella Serie B tedesca, con il risultato che il Bruges ha da poco acquistato il suo cartellino.
Il paradosso dei paradossi
Resta il paradosso dei paradossi: in un’Italia in cui siamo sempre alla ricerca di punte, l’Under 21 tedesca schiera come attaccante titolare un ragazzo italiano naturalizzato, che in Italia non è stato più di tanto considerato. Del resto, che in Germania abbiano un occhio di riguardo per i ragazzi di talento in generale, lo dimostra anche il fatto che pure alcuni nazionali italiani nelle altre categorie abbiano scelto di giocare in Germania per crescere. In Under 20 ci sono i due centrali dei Borussia: Filippo Mane, in forza al Borussia Dortmund (gioca nella seconda squadra) e Fabio Chiarodia del Borussia Moenchengladbach. Per lui, che è figlio di italiani nato in Germania ma gioca con la nazionale italiana, quest’anno sono arrivate 16 presenze e 1 gol contro l’Hoffenheim in Bundesliga. Scendendo ancora tra gli azzurrini più giovani, in Under 19 un altro centrale e figlio d’arte, Andrea Natali, dopo essere stato alcuni anni a Barcellona, nella passata stagione è approdato a Bayer Leverkusen. In Germania, insomma, si cresce bene. Si vede anche dall’Under 21 tedesca. «Una squadra forte che ha giocatori di qualità e gioca da squadra. Sarà sicuramente una partita difficile, in queste gare secche non ci sono favoriti», ha detto il ct degli azzurrini, Carmine Nunziata, quando si è capito quale fosse la nostra avversaria ai quarti. Si giocherà domenica alle 21 e per l’occasione il match verrà trasmesso in diretta su Rai Uno.