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Europeo Under 21, Italia fuori ma grazie Ceferin per lo scandalo Var

Il ko con la Norvegia ha sancito l'eliminazione, però l'indecente scippo del gol ai francesi ha condizionato tutto e non c'è traccia di proteste Figc

Premessa fondamentale e doverosa. Nessun alibi, nessuna scusa. L'Under 21 ha giocato male contro la Norvegia, peccando di presunzione, svegliandosi troppo tardi, meritando di essere sconfitta, di venire eliminata e fallendo ancora una volta anche la qualificazione ai Giochi, vanamente inseguita dal 2008. Anziché ripetere la splendida prova con la Francia e il primo tempo con la Svizzera, l'Italia si è afflosciata e non è manco riuscita a segnare quel gol che avrebbe significato l'ingresso nei quarti. Date agli azzurri le colpe degli azzurri, in calce alla delusione per il flop di Cluj, non si può e non si deve dimenticare l'indecente scippo del gol regolare segnato ai francesi da Bellanova e non visto dal mediocre arbitro Allard Lindhout. E perché non l'ha visto? Perché l'ineffabile, ricca Uefa non ha previsto né il Var né la Goal Line Technology: soltanto il giorno dopo la valanga di critiche piovutele addosso da ogni dove, l'organizzazione di Nyon si è premurata di annunciare l'introduzione della tecnologia. A partire dai quarti di finale.

Uefa, è peggio la toppa del buco

Ovviamente, un altro incidente si è ripetuto in occasione della partita fra Spagna e Ucraina e meno male che gli iberici si erano già qualificati: il direttore di gara, Donatas Rumsas (Rosetti, ma dove va a pescarli questi arbitri? Possibile non ce ne siano di migliori in tutta Europa?) ha annullato una rete regolare a Riquelme. Motivazione: fallo sul portiere ucraino Neschcheret che, naturalmente, non c'era e che, naturalmente, il Var avrebbe smascherato. Come dicono in veneto, 'Xe pèso el tacòn del buso', è peggio la toppa del buco. E non c'è bisogno di tradurla in sloveno perché Ceferin capisca. L'Italia Under 21 è fuori dai Giochi in ogni senso e, certamente, Nicolato avrebbe meritato di raccogliere molto di più quale premio al suo grande lavoro. Ma la domanda è: poiché Gravina è vicepresidente dell'Uefa e presidente di una fra le più importanti e vittoriose federazioni del mondo, quand'è che lo ricorda anche a Ceferin e alla sua Uefa, i cui arbitri, sistematicamente anche quest'anno hanno tartassato club e Nazionali azzurre? Fino a quando dovremo sopportare questo andazzo? E se non ora, quando picchiamo i pugni sul tavolo?

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