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Capello di fuoco: “Spalletti, lascia con un bel vaffa. Caso Acerbi? Spaccherei tutto”

L’ex allenatore a ruota libera sul terribile momento che sta attraversando la Nazionale: “Non ci sono più scuse. Ranieri il nome giusto”

"Esempio Yamal. Calafiori, Buongiorno e Acerbi..."

Sulle parole di Velasco e la sua provocazione, secondo cui 'Uno come Yamal in Italia non giocherebbe', Capello si è detto concorde: "Ha ragione, in Italia non avrebbe giocato sicuramente all'età che aveva in prima squadra, non avrebbe fatto l'Europeo. Faccio un altro esempio: perché l'Ajax sforna giovani giocatori? Perché li mettono in campo, sbagliano e li rimettono in campo. Bisogna intravedere le qualità, il potenziale e le prospettive. Se si pensa solo al risultato, è molto difficile. Bisogna puntare sulla tecnica e noi l'abbiamo dimenticato".

Spalletti ieri in conferenza ha parlato della mancanza di attaccamente alla Nazionale, e Capello sposta l'attenzione sul comportamento di alcuni calciatori in tema Italia: "Sicuramente le cose non andavano bene, soprattutto il fatto che molti giocatori non volevano andare in Nazionale. Questa è una cosa molto brutta, non avrei mai pensato potesse succedere. Giocatori come Calafiori, che dicono che devono andare a curarsi e la settimana prima aveva giocato. Buongiorno la stessa cosa. Poi il caso Acerbi: non vengo perché l'allenatore mi dice che sono vecchio. Quando sento che non c'è amore per la maglia azzurra, mi viene un magone e una rabbia che spaccherei tutto. Mi fa venire il nervoso sentire il loro nome. Uno che abbandona la Nazionale non sente l'amore e la responsabilità per la maglia azzurra, lasciamo perdere".

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