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La notte di Ranieri e la parola di Pioli: Italia allo sbando, chi dopo Spalletti

Gravina vuole consegnare la missione Mondiale a Sir Claudio: sul piatto anche l’ipotesi di un doppio incarico

Alla ricerca del sereno

Il fatto che “Sir Claudio” era (ed è) il preferito di Gravina indica la volontà di trovare per il post-Spalletti un “padre della patria”, ovvero un ct che possa rasserenare l’atmosfera plumbea che da un po’ regna a Coverciano e che possa, come fatto ai tempi da Roberto Mancini, restituire al gruppo un po’ di autostima. Vero è che in Italia non ci sono né Lamine Yamal, né Kylian Mbappé, però da questo a essere presi a pallonate dalla Norvegia ce ne passa. Anche perché la Nazionale di Solbakken resta pur sempre l’avversario per il primo posto nel girone ed è il prototipo delle possibili rivali che dovremmo affrontare nel possibilissimo doppio play off necessario per staccare il pass in vista del Mondiale che verrà, a meno che i norvegesi con qualche inciampo non riescano a rimetterci in partita per la qualificazione diretta.

Il testa a testa Pioli-Ranieri

È evidente nella scelta di attuare questo clamoroso pressing su Ranieri, come sottolineato, la volontà di legare le sorti del prossimo ct al Mondiale, per avere nel frattempo tutto il tempo per capire a chi affidare un progetto di più ampio respiro. Detto questo, per sostituire Spalletti ci vuole anche un tecnico di altissimo profilo, motivo per cui l’unica alternativa a oggi presa in considerazione è quella di Stefano Pioli. Il suo profilo non rappresenta un “piano B” a Ranieri ma è alternativo. Questo, come sottolineato, per un semplice motivo: il regno di Ranieri avrebbe come termine temporale il Mondiale dell’estate prossima, mentre a Pioli andrebbe consegnato un contratto di più anni, magari con scadenza - previa qualificazione al Mondiale - nel 2028, quando si celebreranno i prossimi Europei tra Regno Unito e Irlanda. In più c’è il nodo economico: Pioli dopo aver deciso di lasciare l’Arabia Saudita e l’Al-Nassr era (e sarebbe ancora) in parola con la Fiorentina con cui si stava parlando sulla base di un triennale a 3 milioni a stagione. Cifre importanti per un allenatore che, visto il 3-0 subìto in Norvegia, partirebbe già ad handicap nella rincorsa al Mondiale. Per questo Gravina vuole a tutti i costi Ranieri, uno che - come ha dimostrato pure alla Roma - quando entra in corsa sa fare miracoli.

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