Tra l'altro la Federcalcio croata è stata punita anche con un'ammenda di 50mila euro. L'Uefa conferma, in questo modo, di non voler più tollerare comportamenti razzisti che, sfortunatamente, stanno inquinando il percorso eliminatorio verso Euro 2016 già funestato dagli incidenti che hanno impedito la conclusione delle sfide tra Serbia e Albania del gruppo I e tra Montenegro e Russia del gruppo G. L'Uefa, tra l'altro, lascia cadere nel vuoto le recenti esternazioni di Sepp Blatter, presidente Fifa, che nei giorni scorsi si era schierato contro le sanzioni dirette verso il pubblico: “Le gare a porte chiuse sono incluse nel regolamento, ma è uno strumento di dubbia sanzione. E' una punizione collettiva, applicata in modo sproporzionato, perchè include anche tifosi innocenti della squadra avversaria". Resta il fatto che oggi il tarlo del razzismo sta erodendo la credibilità dello sport e il calcio ne sta diventando addirittura prigioniero.
Tra l'altro la Federcalcio croata è stata punita anche con un'ammenda di 50mila euro. L'Uefa conferma, in questo modo, di non voler più tollerare comportamenti razzisti che, sfortunatamente, stanno inquinando il percorso eliminatorio verso Euro 2016 già funestato dagli incidenti che hanno impedito la conclusione delle sfide tra Serbia e Albania del gruppo I e tra Montenegro e Russia del gruppo G. L'Uefa, tra l'altro, lascia cadere nel vuoto le recenti esternazioni di Sepp Blatter, presidente Fifa, che nei giorni scorsi si era schierato contro le sanzioni dirette verso il pubblico: “Le gare a porte chiuse sono incluse nel regolamento, ma è uno strumento di dubbia sanzione. E' una punizione collettiva, applicata in modo sproporzionato, perchè include anche tifosi innocenti della squadra avversaria". Resta il fatto che oggi il tarlo del razzismo sta erodendo la credibilità dello sport e il calcio ne sta diventando addirittura prigioniero.