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11 aprile 1906, nasce Renato Cesarini: la leggenda della "zona"

L'italo-argentino, che con la Juve vince cinque scudetti consecutivi, entra nella storia per un gol segnato all'ultimo

C'è chi ha inventato la rovesciata, chi il cucchiaio, chi la rabona o chi un modo di giocare. E c'è chi ha inventato una zona e un neologismo che ancora oggi sopravvive nel calcio. Renato Cesarini, ex calciatore tra le altre anche di Juventus e River Plate e allenatore italo-argentino, è entrato nella storia per un gol segnato all'ultimo nei minuti di recupero. Nato l'11 aprile del 1906 da un ciabattino e una casalinga, Cesarini cresce in Argentina dove viene soprannominato il "Mago" e l'"Italiano" e fa il suo debutto con la Nazionale italiana a soli sedici anni. Nel 1929 firma con la Juve e vince cinque scudetti consecutivi.

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La leggenda della "zona Cesarini"

Nonostante giochi solo 11 volte in Nazionale perché - si dice - il ct Vittorio Pozzo non ama la sua natura ribelle, Cesarini riesce a far entrare nel linguaggio italiano una nuova espressione proprio grazie ad una gara con l'Italia: la "zona Cesarini". Semplicemente, la locuzione indica gli ultimi minuti di una partita, anche se ormai è applicata pure ad altre sfere della vita, dalla politica alla cultura. La frase ha un'origine precisa: un gol vincente che Cesarini segna nel finale contro l'Ungheria il 13 dicembre 1931 a Torino, dopo aver spinto un compagno di squadra per prendere lui la palla. Già in campionato Cesarini aveva realizzato un gol allo scadere, così i cronisti iniziano a parlare di "zona Cesarini" per indicare le marcature arrivate allo scadere.

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