Home

Calcio

Formula 1

Moto

Motori

Basket

Tennis

Volley

Tuttosport

LIVE

Bellingham esclusivo: “Golden Boy solo l’inizio. Ancelotti deluso, vuole…”

Il talento inglese incoronato stasera a Torino alle Ogr: "Se quest’anno ce l’ho fatta è perché nel Real ho più libertà in campo e così volo"

 
La scorsa stagione hai segnato 14 gol col Borussia Dortmund in undici mesi, adesso già 15 reti e 4 assist in appena cinque mesi con la camiseta blanca del Real Madrid: svelaci il segreto di questa clamorosa trasformazione.
 
«Io ci ho messo del mio, un impegno feroce a migliorarmi con il lavoro, ma il merito va a mister Ancelotti che ha trovato la posizione giusta per me e mi concede più libertà in campo. Così ora volo».

L’allenatore madridista continua a elogiarti pubblicamente, dice che sei unico, speciale, ti ha paragonato persino a Kaká...

«Vero, però so che lo sto deludendo in un aspetto...».

Ma come?

«È che non parlo ancora spagnolo... Mi dispiace, ma sto incontrando ostacoli imprevisti con questa lingua. È difficile per me, lo riconosco. Prometto in ogni caso il massimo impegno, garantito».
 
A proposito di promesse: vuoi farne qualcuna per il futuro?

«Sono una persona che ama competere e che è ambiziosa. Dunque ora che ho tra le mani il prestigioso Golden Boy voglio andare avanti veloce: spero che questo “award” sia una rampa di lancio per vincere molti altri trofei».
 
Facci un pronostico per la prossima edizione del Golden Boy: ora come ora, chi vedi favorito?

«Esclusi per limiti d’età noi del 2003 – a proposito, mando un saluto al mio amico Jamal Musiala del Bayern, giunto secondo, e con cui ho condiviso per circa un triennio lo spogliatoio delle nazionali giovanili inglesi – dico tre nomi. Innanzitutto Arda Güler, ormai recuperato degli infortuni che gli hanno impedito di debuttare con il Real: è un fenomeno, lo vediamo in allenamento e siamo incantati da lui. Poi il mio ex compagno Jamie Bynoe-Gittens del Borussia Dortmund. E infine mio fratello Jobe, attaccante di razza come nostro padre».

Ma Jobe gioca nel Sunderland, in Seconda divisione: il regolamento non gli permette di essere eleggibile.

«Ora. Ma se i “Black Cats” dovessero salire in Premier League, attenti a lui!».

Abbonati a Tuttosport

L'edizione digitale del giornale, sempre con te

Ovunque ti trovi, tutte le informazioni su: partite, storie, approfondimenti, interviste, commenti, rubriche, classifiche, tabellini, formazioni, anteprime.

Sempre con te, come vuoi