Sulla carta sembra tutto deciso. L'impressione è che solo Manchester United e Tottenham possano cestinare, con un clamoroso harakiri, la possibilità di ritrovarsi in finale di Europa League il 21 maggio al San Mames di Bilbao dopo aver rispettivamente vinto 3-0 in casa proprio dell'Athletic Bilbao e 3-1 al "New White Hart Lane" con il Bodo Glimt. Ci sono però ancora delle variabili nelle semifinali di ritorno in programma oggi alle 21: l'orgoglio basco (attesi tremila tifosi in trasferta a Old Trafford) per una possibilità storica di giocarsi in casa il trofeo e il campo sintetico norvegese dove già si sono incagliate negli ultimi anni diverse big, tra cui anche Roma e Lazio. Ci sono le frasi di facciata e poi ci sono angoli, pieghe di storie personali che possono anche far pensare a clamorosi ribaltoni.
Valverde: "Partiamo da un pessimo risultato"
L'allenatore del Manchester United Ruben Amorim fa autocritica: "Se pensiamo alla nostra stagione tutto può ancora accadere. Nel bene come nel male. Basta prendere un gol e l'inerzia cambia, dobbiamo evitarlo". L'attaccante dei Diavoli Rossi Alejandro Garnacho non si fida: "In campionato non stiamo facendo bene quindi non possiamo sbagliare, questa partita va affrontata come se fossimo ancora 0-0". Ernesto Valverde, tecnico dell'Athletic Bilbao, non si nasconde: "Partiamo da un pessimo risultato, ma non ci resta che continuare a giocare". I baschi hanno segnato tre gol a Old Trafford nel 2011-12, ma quel giorno vinsero subendone due. Stavolta dovrà essere una prestazione perfetta. Dominic Solanke, uno dei marcatori del Tottenham all’andata, utilizza una frase molto inglese: "Non abbiamo ancora finito il lavoro".
Hauge: "La partita più importante della mia vita"
L’allenatore del Bodo Glimt Kjetil Knutsen si aggrappa a tre dati: "Il gol segnato all’andata ci dà speranza anche perchè avremo lo stadio pieno e in casa quest’anno in Europa League abbiamo vinto sei partite su sette". Lazio, Olympiacos, Twente e Maccabi Tel Aviv sono state sconfitte con almeno due gol di scarto. Jens Petter Hauge, meteora milanista (2 gol in 18 partite, fu acquistato per 5 milioni proprio dopo un gol segnato a San Siro con il Bodo in un preliminare di Europa League superato non senza fatica dal Diavolo), esterno d’attacco della squadra norvegese non sta nella pelle: "Essere a un passo da un traguardo storico con la squadra con cui sei cresciuto è speciale, questa sarà probabilmente la partita più importante della mia vita e voglio ottenere il massimo". Gli Spurs tremano pensando a un precedente non troppo lontano nel tempo: nella stagione 2020-21 in questa competizione furono estromessi dalla Dinamo Zagabria dopo aver chiuso l’andata con due gol di vantaggio.