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Fiorentina, a Londra ignobile coro antisemita contro David Guetta: «Mauthausen ti aspetta»

 

L’episodio è stato denunciato dal giornalista toscano. La Fiorentina: «Prendiamo le distanze da questo increscioso episodio»

LONDRA - Ignobile episodio antisemita a Londra. Lo denuncia David Guetta, giornalista di Radio Bruno, storica voce radiofonica della Fiorentina: "David Guetta, c’è un treno per Mauthausen che ti aspetta”. Il coro rivoltante è stato intonato ieri sera, dopo la partita di Europa League, Tottenham-Fiorentina, da "una ventina di ragazzotti", dall'accento smaccatamente toscano, in transito dalla stazione di Seven Sister.

IL COMUNICATO DELLA SOCIETA' VIOLA - ACF Fiorentina, dopo essere venuta a conoscenza dell'increscioso episodio di ieri sera a Londra, che ha visto coinvolto il giornalista David Guetta, prende le distanze da coloro che si sono resi protagonisti di un simile atto. La Fiorentina, da sempre parte attiva nella lotta a ogni forma di discriminazione razziale, condanna tali gesti che hanno offeso non una sola persona ma un'intera comunità ricordando a coloro che lo ignorassero che l'olocausto è stata una delle pagine più tristi della storia della umanità che ha coinvolto intere nazioni.

Ha scritto Guetta sul suo blog: "La Fiorentina perde male ed esce dall’Europa, ma voglio raccontarvi quello che è successo quando ho preso la metro per tornare nel centro di Londra. Una ventina di ragazzotti mi ha riconosciuto e ha cominciato a cantare “David Guetta, c’è un treno per Mauthausen che ti aspetta”, un motivetto che deve andare di moda tra loro, visto che non c’è stato bisogno di accordare i suoni per far partire il coretto vergognoso. Vergognoso non per me, che da decenni convivo con “l’ebreo di merda” che scatta come riflesso condizionato dalle menti più annebiate: sei anni fa l’insulto partì per esempio da un importante rappresentante del tifo, oggi salito di rango, che aggiunse anche di voler venire in radio a staccarmi la testa. La vergogna è per questi dementi con cui mi piacerebbe avere un confronto e che quasi certamente non sanno bene cosa sia successo a Mauthausen. O ad Auschwitz, o a Dachau, o a Treblinka. Ma lo vorrei avere questo incontro davanti alla lapide che in via Farini ricorda i fiorentini che sono partiti con quei treni che loro oggi vogliono per me e che non sono più tornati. E’ un po’ come con quelli/e che si dichiarano assolutamente non antisemiti, ma che spesso quando ti parlano ogni tanto tirano fuori queste parole: “ma voi ebrei…”: una forma di razzismo strisciante che non sopporto. Magari qualcuno di quei ragazzi e di quelle ragazze, di quei signori e di quelle signore che su quel treno sono stati costretti a salire tifava pure per la Fiorentina, che già esisteva. Fiorentini/e ebrei/e come me, che sono non ho nessun legame particolare con la Comunità ebraica, mentre invece come cittadino provo nausea ad avere a che fare con questa gente. Aspetto con orgoglio il prossimo coro: continuate pure così, vigliacchi".

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