Otto città su dodici avranno i tifosi agli stadi per gli Europei, altre - come Roma - sono ancora in sospeso. Lo precisa la Uefa in una nota in cui annuncia che l'evento coinciderà con il ritorno degli spettatori negli stadi: “La capitale italiana, insieme a Monaco, Bilbao e Dublino, ha tempo fino al 19 aprile per fornire ulteriori informazioni sul piano” per garantire la presenza del pubblico nelle partite della manifestazione itinerante in programma quest’estate.
Malagò: "Pubblico? C'è un diktat e serve tempo"
La nota della Uefa
La Uefa esprime "apprezzamento alle federazioni affiliate e alle autorità nazionali e locali che stanno collaborando strettamente per garantire il ritorno in sicurezza degli spettatori allo stadio". San Pietroburgo ha confermato una capienza del 50%, "con la possibilità di aumentarla entro fine aprile", mentre Budapest "punta ad ospitare il pubblico a pieno regime, a condizione che gli spettatori soddisfino severi requisiti per l'ingresso nell'impianto". La sede di Baku ha confermato una capacità del 50%, "con i tifosi tenuti a presentare un risultato negativo di un test all'ingresso in Azerbaigian". Amsterdam, Bucarest, Copenaghen e Glasgow hanno confermato una capacità "dal 25% al 35%, con Amsterdam, Bucarest e Copenaghen che tengono aperta la possibilità di aumentare la percentuale di accesso entro fine mese". Londra, infine, ha confermato una capacità minima del 25% per le tre partite della fase a gironi e di un ottavo di finale e "spera di confermare a inizio giugno una maggiore capienza per le semifinali e la finale”.