TORINO - «Calciatore francese naturalizzato marocchino, difensore della Juventus in prestito dal Bayern Monaco»: non è un comunicato ufficiale liofilizzato al massimo, ma soltanto l’ultima versione del profilo Wikipedia dedicato a Mehdi Benatia. Il centrale, nonostante il contratto fino al 2019 con i bavaresi, aspetta soltanto un cenno, poi sarà pronto a salire sul primo volo per l’Italia. Destinazione Fiumicino? No, anche se Luciano Spalletti sarebbe pronto a fare carte false pur di avere l’ex romanista alle sue dipendenze. Ma la prima scelta del ds giallorosso Walter Sabatini, a meno di clamorose novità da consumarsi a stretto giro di posta, lascerà la Germania per assecondare le volontà dei campioni d’Italia. Tanto che pure ieri i contatti si sono infittiti al punto da lasciar pensare a un imminente scambio di documenti fra le due società.
Quante partite? Il capitano della nazionale marocchina, nell’attesa, lavora nella palestra del Bayern, si allena con regolarità, punta a far capire ai corteggiatori che le ultime due stagioni saranno state pure caratterizzate da inconfutabili difficoltà (46 partite, 3 gol, nel mezzo di più infortuni) però la testa è già pronta, il fisico regge e le ambizioni non mancano. Nella Juventus, in questa Juventus sempre più proiettata a una dimensione Champions, il difensore agirebbe da “nuovo Caceres”. A dispetto di una condizione fisica che fa discutere, il suo eclettismo è difficilmente contestabile: centrale abilissimo nella linea a 3 (sul centro-destra, soprattutto), ma anche nello schieramento a 4 la presenza di Benatia appare più che rassicurante. Il calciatore guadagna 4 milioni netti in Baviera, mentre in corso Galileo Ferraris - se tutto andrà come deve andare - sarà presto apposta la firma su un novello contratto triennale con opzione 2020 (o quadriennale, poco cambierebbe...), con stipendio ridotto a 3 milioni “puliti”.
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