TORINO - La sicurezza con la quale Paulo Dybala ha affermato che Pogba rimarrà alla Juventus è il messaggio più tranquilizzante e credibile per i tifosi bianconeri, nel pieno di un’altra estate d’ansia per il destino del fuoriclasse francese. Se lo dice Dybala c’è da crederci, soprattutto se non utilizza giri di parole e spende la certezza di chi, con Paul, ci ha parlato di recente. Ma intanto anche dalla sede rimbalzano indiscrezioni rassicuranti, perché dietro la ferma posizione di Beppe Marotta («Non abbiamo nessuna intenzione di vendere Pogba, non è un giocatore sul mercato») c’è anche la concreta possibilità di un rinnovo di contratto che blinderebbe in modo ancora più sicuro il giocatore. Non è un progetto imminente, anche perché Pogba è in Francia in altre faccende affaccendato, ma più avanti potrebbe spuntare una penna e un nuovo accordo da siglare per Paul: 2021 la scadenza e l’ingaggio (attualmente fissato a 4,5 milioni più i primi) ritoccato verso l’alto, senza raggiungere le cifre che potrebbe offrirgli un Real Madrid impazzito, ma prospettandogli un congruo aumento. Un modo per dare un senso concreto alle parole spese negli ultimi mesi e nelle quali la centralità di Pogba nel progetto bianconero è stata più volte ribadita, ma anche e soprattutto per rendere più difficile la vita a chi sta cercando o cercherà di tentare Paul con un ingaggio da capogiro.
FOTO: POGBA E IL PALLONE DELLA FINALE
L'AGENDA DI MAROTTA
L'ARMA - La chiave della vicenda, d’altronde, è proprio quella perché la Juventus respingerà qualsiasi offerta, ma potrebbe essere costretta a prenderne in considerazione se fosse proprio Pogba a impuntarsi per andare via. E considerato quanto bene si trova a Torino e nella Juventus, l’unica arma di seduzione per convincerlo potrebbero (e il condizionale è d’obbligo) essere i soldi. Ora la situazione che si spiana davanti a Pogba vede l’alternativa a lui più gradita sotto il profilo ambientale e sportivo (cioè la Juventus) resa anche più interessante dal punto di vista economico. Basterà?
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