La Redazione sabato 20 dicembre 2014, 17:28
TORINO - "S
ono i grandi amori che a volte provocano queste situazioni, e non c'è dubbio che quello tra Conte e la Juventus sia stato un grande amore che è sfociato in una piccola incomprensione che verrà superata". In una intervista a Rai sport l'ex ct della Nazionale campione de mondo Marcello Lippi minimizza la contrapposizione tra Conte e la Juventus sulla questione stage. E proprio sugli stage Lippi è chiaro:
"Non credo che uno stage sia così importante, sento di dare un piccolo suggerimento - afferma Lippi -
il vero rapporto che bisogna stabilire è quello tra il ct e gli allenatori con l'obiettivo di collaborare insieme con costanza. Secondo me il Ct potrebbe fare un accordo con i colleghi dei club, soprattutto con quelli più impegnati su tanti fronti, e decidere di evitare di chiamare i giocatori più importanti per le amichevoli. Questi giocano sempre.... Il problema dei calciatori non è che si stancano, ma che non possono allenarsi come dovrebbero. Uno stage in più conta poco, per me la cosa importante è la collaborazione". "
Antonio Conte è stato uno dei tanti leader che ho avuto alla Juventus - ricorda Lippi -
I leader sono di varia natura: c'è il leader tecnico, come erano Zidane e Del Piero, c'è il leader di personalità o quello silenzioso, Conte era un leader di esempio, era un trascinatore, agli allenamenti era sempre il primo ad arrivare con una voglia, con una determinazione soprattutto in campo". È così permaloso Antonio Conte?
"Mai quanto me".
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