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Eccellenza - Cavour, l'incubo non finisce più: quante squalifiche dopo il playout

Maxi stangata per Friso, che rimedia dieci giornate di squalifiche per aver «colpito al costato il direttore di gara»

Non basta la retrocessione di domenica scorsa. Il Cavour, oltre all'amarezza del gol del pareggio annullato allo scadere, si è vista cadere addosso, per mano del giudice sportivo, una pioggia di squalifiche. La più pesante è quella sul mister, squalificato fino a metà luglio, e già lontano dalla panchina al momento del playout, è stato riconosciuto dagli ufficiali di gara mentre, indebitamente in campo, cercava di 'aggredire' – riferisce il comunicato – 'un assistente senza riuscirci perchè trattenuto a forza'. Fuori fino al 16 giugno Paolo Mensitieri, allontanato dal campo per offese al guardialinee. Molto più pesante, anche se più limitata in ordine di tempo, la squalifica a Vincenzo Friso, che dovrà scontare dieci gare effettive 'per aver circondato l'assisente spingendolo contro la recinzione in un angolo e averlo colpito due volte al costato'. Le altre sanzioni sono: 5 giornate a Roberto Di Leone, tre ad Alex Lagana. 

La replica del mister

Di Leone, dal canto suo, non ci sta: «Faremo reclamo non per chiedere la ripetizione della partita, ma per una questione di immagine sempre positiva che siamo riusciti sempre a trasmettere della nostra società». L'allenatore del Cavour è anche tornato sull'episodio: «Abbiamo subito un'ingiustizia sportiva colossale: abbiamo segnato il gol del pareggio da calcio d'angolo e, nonostante l'arbitro avesse convalidato il gol, il guardalinee ha cambiato idea e ce l'ha annullato. E' stato uno scandalo ed era normale che nel finale di gara gli animi si scaldassero, ma molte cose che ho letto nel comunicato non sono veritiere: io, ad esempio, ero in tribuna perché squalificato, sono sceso in campo al termine del match, ma non sono stato trattenuto da nessuno. L'unico atteggiamento ostile nei confronti del segnalinee che ho avuto è stato dirgli: "Adesso tu mi devi spiegare che cosa dico ai miei figli sull'ingiustizia sportiva di oggi". Ma non mi sono avvicinato a lui: faccio l'educatore nella vita e non ho mai alzato un dito contro nessuno. Questa squalifica che mi è stata data me la prendo molto tranquillamente, in quanto ho la coscienza pulita».

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