Il Psg cambia strategia e vince la Champions League
Ha così pagato la scelta, invero sorprendente, di non acquistare super-crack nelle ultime due sessioni di mercato (estate 2024 e gennaio 2025). Sono sì arrivati João Neves dal Benfica, Doué dal Rennes e Pacho dall’Eintracht Francoforte per circa 150 milioni complessivi più Kvaratskhelia in inverno per altri 70. Ma il solo Neymar, per la cronaca, era costato 222 milioni e Mbappé 180. Senza contare i 126,5 milioni recuperati per le cessioni di Simons, Ugarte, Ekitiké, Danilo Pereira e Ndour. "Sapevamo di avere una squadra formata da giocatori, molti dei quali giovani, in grado di arrivare in fondo alla Champions League – precisa il presidente – . Abbiamo talenti in grado di rivincere il trofeo non solo il prossimo anno, ma anche fra otto... Ci sono le basi per continuare a costruire una squadra sempre più grande nel futuro". L’ossessione degli sceicchi s’è così trasformata in una magnifica realtà. "La nuova stella del Paris Saint-Germain è la squadra, il collettivo – afferma l’ex tennista professionista, figlio e nipote di pescatori di perle di Doha - . Sono molto fiero del modo in cui abbiamo trasformato la filosofia del nostro club in così poco tempo. Per me ciò che conta di più è lo spirito di squadra: all’interno dello spogliatoio, in campo, in panchina, negli analisti, nello staff medico e in tutti coloro che lavorano dietro le quinte. E poi sì, il nostro faro è il miglior allenatore del mondo: il grande Luis Enrique".