Del Piero, Capello e quel Siena-Juve...
Negli studi si parla della gestione da parte degli allenatori, e nel caso specifico di Luis Enrique. Alessandro Del Piero, nel dire la sua, prende ad esempio quanto fatto in passato da Capello, negli anni in cui lo ha avuto alla Juve come allenatore. Il riferimento probabilmente alla gara con il Siena del 30 aprile 2004, quando i bianconeri si portarono sul triplice vantaggio dopo appena 8' con le reti di Vieira, Trezeguet e Mutu.
Del Piero racconta: "Non è che il mister parlava tanto o poco, parlava il giusto. Poi ci sono alcuni episodi famosi. Andiamo a Siena, vinciamo 3-0 il primo tempo: gol di tacco, rovesciata ecc, abbiamo dominato il primo tempo proprio bene, non strafottenti. E’ arrivato dentro lo spogliatoio e ha ribaltato tutto: ha tirato le sedie (ride, ndr). Se lo ha fatto perché ci eravamo divertiti troppo? Si: quando vai tanto su devi mantenere il livello, sennò poi è un attimo… I dettagli che cercava Luis Enrique sono quelli, che ha imparato nel corso della sua carriera, anche studiando gli avversari. Lui, a differenza degli altri spagnoli, è uno che se c’è da difendere difende, non gli interessa: vuole andare al sodo. Era un centrocampista con tanta corsa, anche qualità, ma la sua vittoria non è che passasse tanto da lui, passava da altri giocatori accanto a lui. Ha la necessità di avere ogni dettaglio al punto giusto a livello psicologico".