Dime de qué presumes y te diré de qué careces. Un po' come la pagliuzza e la trave, ma con una prosa più sottile. L'adagio spagnolo appena citato si potrebbe tradurre così: “Dimmi di che pregio ti vanti e ti dirò qual è il tuo difetto”. Alla vigilia della finale della Copa del Rey, il sempre misurato Hansi Flick aveva stigmatizzato il dossieraggio compiuto da Real Madrid Televisión (Rmtv) ai danni dell'arbitro dell'incontro, Ricardo De Burgos Bengoetxea che, dalla sua, non era riuscito a trattenere le lacrime durante la sua conferenza stampa: «Dobbiamo prenderci cura degli arbitri», aveva assicurato il tecnico tedesco. Allo stesso modo, la stampa catalana aveva duramente criticato la Casa Blanca che, invece di redarguire la propria emittente, aveva chiesto la sostituzione degli arbitri: «È inammissibile». Ebbene, è passata poco più di una settimana e gli stessi che ritenevano inammissibile il comportamento del club merengue, sono inciampati sulla stessa pietra.
Il “madridista” Marciniak
Il quotidiano Sport ha commentato così la designazione Champions di Szymon Marciniak: «Ufficiale! Il “madridista” Marciniak arbitrerà Inter-Barça. Si tratta di un arbitro polemico con precedenti “madridisti”».Quel che è peggio è che il quotidiano catalano lascia intendere che anche nei corridoi del Camp Nou «la designazione di Marciniak per questa sfida cruciale è stata incassata con scetticismo, considerate le polemiche in cui è stato coinvolto, come il video in cui lo si vede negli spogliatoi con un beauty case del Real Madrid». Una volta formulata l'accusa, giù a ricordare, proprio sulla falsariga di Rmtv, i suoi "scandalosi" precedenti a favore del Real Madrid. George Lakoff gli darebbe un bel 2 in comunicazione, tra l'altro, ricordandogli come non bisognerebbe, mai e poi mai, "nominare l'elefante", soprattutto perché il rivale in questione non è nemmeno il Real, bensì l'Inter. Eppure, sia Sport che Mundo Deportivo hanno ricordato che è stato lui, quest'anno, ad annullare il celeberrimo rigore di Julián Alvarez per il presunto "doppio tocco" e che è stato lui, l'anno scorso, a fermare il gioco - dopo errata segnalazione di offside del proprio assistente - poco prima che Matthijs de Ligt segnasse la rete che avrebbe portato ai supplementari la sfida di semifinale tra il Real e il Bayern Monaco.