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Il paradosso della nuova Champions League. E per chi esce sono guai…

Getty Images

Uno studio svela le insidie economiche della formula: si giocheranno 189 partite, 64 in più rispetto alla vecchia competizione

Le speranze della Juventus

Anche se, in confronto al recente passato, il nuovo format garantisce comunque una gara casalinga in più, con le ovvie conseguenze positive in termini di incasso e di sponsorizzazioni, e almeno due partite al minimo in più rispetto ai vecchi gironi. Ma per guadagnare di più, attenzione, bisognerà giocare di più rispetto al passato. Cosa non semplice perché il girone unico fa sì che si siano appiattite le differenze di ranking e, secondo Massimiliano Allegri "il nuovo formato è studiato in modo tale che, come nel tennis, garantisca alle prime otto di arrivare in fondo alla competizione per garantire più spettacolo".

In ogni caso sarebbe esiziale restarne fuori e la Juventus deve ancora garantirsi la qualificazione matematica al nuovo giochino. E se la classifica non fornisce ancora la garanzia, i bianconeri possono però guardare con fiducia al futuro dando retta a Opta. L’algoritmo della società di statistica, infatti, assegna alla squadra di Allegri circa il 98 per cento di possibilità di garantirsi l’accesso all’Europa che conta. Per la quale, lo ricordiamo, potrebbe anche bastare il quinto posto in classifica se il ranking annuale dell’Uefa continuerà a sorridere all’Italia. 

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