Octavian Sovre è stato sospeso dalla commissione arbitrale per aver chiesto un autografo all'attaccante del Borussia Dortmund Erling Haaland al termine dell'andata dei quarti di finale di Champions League contro il Manchester City. Il bomber norvegese è stato fermato nel tunnel che portava agli spogliatoi dall'assistente romeno che, come un qualunque tifoso, lo ha approcciato in cerca di un autografo. E Haaland non si è sottratto alla richiesta, mettendo la propria firma sul cartellino giallo. Le immagini hanno subito fatto il giro del mondo. Alcuni hanno commentato divertiti, altri, invece, hanno criticato quanto accaduto facendo montare una grande polemica. In realtà, alcuni media romeni hanno spiegato che la richiesta aveva un solo fine, quello di fare beneficenza. Ciò, però, non è bastato alla commissione arbitrale che ha deciso di sostituirlo dopo che era stato designato per la partita tra Universitate Craiova e CFR Cluj.

Sovre e gli autografi per fare beneficenza: c'è anche la firma di...

Anche Roberto Rosetti, presidente della Commissione Arbitri del'Uefa, ha commentato la vicenda dicendo: "Non è accettabile, soprattutto per una questione di dignità". Nonostante si trattasse solo di un gesto per raccogliere fondi e fare beneficenza, la commissione arbitrale non ha voluto sentire ragioni. Sovre, che ha già raccolto qualcosa come 250 autografi, tra cui quello di Leo Messi, è coinvolto in delle campagna per raccogliere fondi per un centro che si occupa delle terapie per adulti con gravi forme di autismo.