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Il Coronavirus ritarda il ricorso City sulla squalifica Uefa

Al Tas di Losanna rimandate decisioni su casi precedenti a quello dei Citizens, i tempi si allungano ancora e quindi possibile anche Champions l'anno prossimo

TORINO - Il Coronavirus "aiuta" il Manchester City. L'emergenza per la pandemia sta infatti facendo slittare la decisione del Tas di Losanna sul ricorso presentato dal club inglese contro la condanna inflitta dalla Uefa per avere violato le norme che regolano il fair-play finanziario (due anni di squalifica dai tornei europei e trenta milioni di euro di multa). Come riporta Sky Sports, la situazione che si sta vivendo nel mondo porterà a uno slittamento della decisione del tribunale svizzero.

Sentenza Tas sul City necessaria per squalifica Champions

L'udienza era attesa nei primi giorni dell'estate, ma al momento il Tas ha già rinviato l'esame di altri 16 casi sui quali si sarebbe dovuto pronunciare fino al 18 maggio. Il caso del Manchester City non è presente fra questi, quindi è molto probabile che tutto verrà posticipato di alcune settimane. C'è da ricordare che fino a quando il Tas non prenderà una decisione la squalifica - se confermata - non potrà essere effettiva, e se si dovesse superare la scadenza del 30 giugno prossimo questo permetterebbe comunque alla società inglese di partecipare alla prossima Champions League rimandando l'esclusione alla stagione 2021/2022 e seguente.

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