TORINO - Correva il minuto 62 del noiosissimo incontro di sabato tra il Valencia e il Betis, quando quei tifosi che, comprensibilmente, si erano appisolati sulle gradinate del Mestalla sono stati riportati in vita dall’ovazione riservata all'apparizione dell'acquisto più caro della storia del club “che”. E, del resto, se non fosse per il fatto che Gonçalo Guedes non ha ancora praticamente giocato, molti tifosi avrebbero già restituito il loro abbonamento dopo il pessimo avvio di stagione della propria squadra. Già, perché in riva al Turia sono tutti convinti che, da ora in poi, la traiettoria del Valencia tornerà a essere ascendente.

IMPREVEDIBILE - Salvate le debite differenze, Guedes sta al Valencia come Cristiano Ronaldo alla Juventus. Le ambizioni e gli obiettivi stagionali della squadra di Marcelino diventerebbero sicuramente più modesti senza la presenza dell'ex calciatore del Paris Saint Germain. Anche se a Parigi, per dirla tutta, Guedes non l'hanno mai visto. Almeno non quel giocatore imprevedibile, capace di cambiare le sorti di una partita. L'anno scorso, invece, al Mestalla se lo sono goduti fino in fondo. Ed è per questo che c'è poco da sorprendersi se, quest'estate, Peter Lim ha fatto di tutto per accontentare sia il proprio allenatore che lo stesso fuoriclasse portoghese. E già, perché il giorno della sua ultima gara di campionato con il Valencia, era stato lo stesso Guedes a far capire che la sua storia d'amore con il Mestalla non sarebbe finita lì: «Sono sicuro che questa non sia l'ultima volta che indosso la maglia del Valencia».

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