TORINO - Analizzando le statistiche di Juventus-Barcellona, il dato forse più sorprendente riguarda Lionel Messi. Nei 37 minuti in cui è rimasto in campo (recupero compreso), il numero 10 del Barcellona non ha toccato neanche un pallone in area. Il suo ingresso non ha creato grossi scompensi nella difesa bianconera: la giocata più bella è stata un'apertura per Digne nell'azione caratterizzata dall'errore di Cuadrado, vicino ad agevolare il vantaggio blaugrana. L'unico tiro verso la porta è stato su punizione: sinistro velenoso dai 25 metri con la palla che ha sorvolato di poco la traversa. Il merito dell'impatto al di sotto delle aspettative di Leo va sicuramente anche alla coppia Rugani-Benatia che non ha fatto minimamente rimpiangere l'assenza di Chiellini.

Juventus-Barcellona, le pagelle: Benatia e Rugani annullano Suarez

SCELTA CONDIVISA - Dopo 403 giorni Messi è rimasto in panchina per scelta tecnica ma la decisione è stata presa in maniera consensuale con Valverde che lo vuole avere al massimo nel big match con il Valencia. «Al Mestalla ci giochiamo mezzo campionato» ha spiegato l'allenatore catalano che può essere contento di una scelta che non ha avuto il minimo impatto sulla stagione. Il Barcellona è già aritmeticamente primo e fino a febbraio l'unico obiettivo è quello di azzerrare completamente il pathos di una Liga che semba già non avere storia.