TORINO - Massimiliano Allegri sprizza serenità nonostante il punto nelle ultime due partite di campionato. Ma è vigilia di Champions: per una volta accantona la rincorsa scudetto, non senza una frecciatina al collega Sarri («Il Napoli sta facendo benissimo e merita di stare in vetta, noi dovremo farci trovare pronti nel momento più bello della stagione, le ultime 5 partite: sarà un finale avvincente e di grande suspance»), e focalizza l’attenzione sullo Sporting. «Se li battiamo all’andata e ritorno siamo qualificati: è matematica» dice il tecnico che in carriera ha sempre centrato la fase a eliminazione diretta. «Sarà una partita complicata, ci vuole pazienza e testa per 180 minuti, però alla Juve l’atmosfera è buona. Nel calcio ci sono momenti in cui le cose non girano per il verso giusto. Su cento volte la palla di Higuain sarebbe entrata 110, anche soltanto per una questione fisica… Dobbiamo lavorare sulle nostre mancanza a livello difensivo e nella gestione delle partite».
QUESTIONE DI EQUILIBRIO - Su Dybala: «Ci ho parlato ieri, deve trovare equilibrio nella gestione di se stesso. Dopo le prime giornate lo avete paragonato a Messi, ora è stato crocifisso per i due errori dal dischetto: questi momenti fanno parte di un percorso di crescita di un giocatore straordinario. Capita di sbagliare due rigori: lo fortifica e gli permette di trovare equilibrio. Non deve esaltarsi per la tripletta al Sassuolo né deprimersi dopo la Lazio. Comunque l’ho visto sereno, sta bene fisicamente, ed è bello carico».