TORINO – Se l’attenzione era massima già prima del terribile attentato di Manchester in cui sono morte 22 persone e hanno rischiato la vita anche la moglie e le figlie di Pep Guardiola tecnico del City, questa tragedia ha innalzato ancora di più il livello di allerta in vista della finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid a Cardiff. Gli agenti gallesi saranno coadiuvati da quelli provenienti da Italia e Spagna e, come anticipato nei giorni scorsi dalla Bbc, nei giorni scorsi a Cardiff è stata installata una tecnologia per il riconoscimento facciale per confrontare i volti degli spettatori (ai due club finalisti sono stati assegnati 18 mila biglietti a testa mentre 23.500 sono gestiti dagli sponsor e altre migliaia erano state messe in vendita direttamente dall'Uefa) con i 500 mila memorizzati negli archivi elettronici delle forze di polizia.

I DUE GALLESI BIANCONERI - Passando all’aspetto tecnico della finale, i tifosi gallesi saranno divisi tra il tifo per il loro beniamino Gareth Bale, che ha recuperato dall’infortunio ma a cui i sostenitori madridisti preferiscono al momento Isco, e quello per la Juventus che nella sua storia ha avuto tra le sue fila due idoli del Galles come John Charles e Ian Rush. All’esperienza bianconera dei ex due attaccanti, che hanno vestito la maglia della Juventus in epoche diverse (il ‘Gigante Buono’ dal 1957 al 1962 e l’ex Liverpool nella stagione 1987/88), ha dedicato un focus sul proprio sito uffiale anche la federcalcio gallese.

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