TORINO - «All’andata ha gestito la gara perfettamente, fisicamente è una squadra migliore rispetto a quella di due anni fa contro il Barcellona. Se dovessimo incontrare il Real in finale, avremmo le armi per giocarcela alla pari. L’obiettivo è ovviamente quello di vincere». Un doppio ex, un bomber straordinario, un pezzo di storia bianconera. David Trezeguet torna a parlare della supersfida di Champions tra le squadre di Allegri e Jardim. «La Juve è organizzata, aggressiva e ha un atteggiamento positivo – dichiara il francese a L’Equipe -. Mbappé? È un giocatore unico, ma ancora giovane. I difensori non gli renderanno la vita facile». Soltanto parole positive per Gonzalo Higuain: «Ha segnato in un momento cruciale di questa competizione consentendo alla squadra di compiere un passo importante verso la finale. Le sue statistiche parlano chiaro fino ad oggi: è sempre stato efficace in campionato ma ha riscontrato delle difficoltà nelle coppe europee. Quei gol sono stati l'ideale per trovare fiducia». 

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AMARCORD – La squadra migliore in cui ha giocato? «Dal 2004 al 2006, con Fabio Capello, eravamo incredibili: gente come Nedved, Ibrahimovic, Cannavaro, Emerson e Thuram si aggiunsero a noi. Con quel gruppo, la Champions League era da vincere». Non è successo perché «non avevamo la consapevolezza di essere tagliati per quella competizione, che si gioca sui dettagli che non ci sono stati favorevoli».