TORINO - Ci mettiamo anche del nostro, per carità, ma se al momento difficile del calcio italiano a livello internazionale si aggiungono fischietti inadeguati ci sono ben poche speranze di migliorare il ranking che poi sarebbe lo spread del pallone. È vero che dare la colpa all’arbitro è l’oppio dei tifosi, ma è pure vero che dopo una settimana di sciagurate sviste uno inizia a farsi delle domande. Riassunto per i distratti: un rigore netto negato alla Roma (guarda caso contro il Real), uno alla Lazio, uno (clamoroso!) al Napoli, mentre in compenso ne è stato fischiato uno inesistente contro la Fiorentina, con espulsione compresa nel prezzo. Complotto contro l’Italia del calcio? Fesserie da dietrologi in astinenza.
Scarso peso politico dei nostri club e del nostro movimento a livello europeo? Fuochino, ma solo perché a pensare male si fa sempre peccato. E il bello è che il designatore Uefa è l’italianissimo Pierluigi Collina. Ma si sa, non siamo un popolo di sciovinisti, ancora di meno quando qualcuno di noi ha successo all’estero e inizia a vedere il nostro Paese con snobistico distacco. Però, mister Collina glielo chiediamo per favore, anzi please, ne mandi uno bravo a Juventus-Bayern. Per par condicio con le altre italiane dovrebbe fare il contrario, ma almeno non alimenta i cattivi pensieri e ci fa peccare un po’ meno.
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