TORINO - E adesso fermate Robert Lewandowski, 27 anni, polacco, spietato bomber del Bayern con 21 gol, quarta doppietta in cinque partite consecutive, il più velenoso attaccante del mondo, uno che ti fa gol in qualunque modo e quando meno te lo aspetti. Un attimo di distrazione e sei fregato. Ma la difesa bianconera, la meno battuta in Italia e tra le più insuperabili d’Europa, non ha paura. Dopo aver fermato Higuain (24 gol in 24 partite prima della sfida dello Stadium) adesso è convinta di fare altrettanto con il campione del Bayern. Il compito non è dei più agevoli ma Buffon e compagni hanno le capacità di centrare l’impresa. Anche perché non prendere gol in una sfida Champions è tanta roba: significa, liofilizzando il discorso, mettere le mani sulla qualificazione.

PRIMA ANCORA - La difesa juventina, prima ancora che Higuain e in attesa di Lewandowski, ha fermato altri grandi campioni sia in Italia sia in Europa. Nel nostro campionato Icardi, Kalinic (che a quei tempi era capocannoniere) e Bacca mentre in Champions niente da fare per Aguero e De Bruyne del Manchester City. Giocatori importanti, alcuni di questi campioni del gol, ma in tutta sincerità il polacco di Germania è di un altro pianeta. I bianconeri non lo temono: «I miei veterani - ha spiegato ultimamente Massimiliano Allegri con grande soddisfazione - sono tornati a fare quello di cui sono capaci e per noi è diventato tutto più facile». Un modo molto semplice per dire che sono tornati a fare i campioni. E infatti nelle ultime dieci partite i bianconeri hanno incassato un solo gol: con la Sampdoria.

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