LONDRA - Dopo la figuraccia rimediata sabato all'Etihad Stadium contro il Liverpool in casa City l'imperativo ora è voltare pagina. «Tutta la squadra è stata un completo disastro. Sono più che arrabbiato, è stata una prestazione inaccettabile» aveva tuonato Manuel Pellegrini dopo il terzo ko in campionato (il secondo tra le mura amiche dopo quello contro il West Ham) che gli è costato anche il primato in classifica. In particolare ad andare in tilt è stata l'intera difesa: la linea formata da Sagna, Demichelis, Mangala e Kolarov ha sofferto tantissimo il pressing alto della squadra di Klopp che l'ha bucata per ben quattro volte. Se dietro si è fatta sentire l'assenza di capitan Kompany, alle prese con i problemi cronici al polpaccio, a centrocampo manca la creatività di Silva (e in parte di Nasri, entrambi infortunati), mentre Touré sta confermando il suo declino atletico: «Yaya è un giocatore importantissimo, ma se non è al top può diventare un problema» ha commentato recentemente l'ex compagno Frank Lampard. In generale gli Sky Blues, con Navas, De Bruyne e Sterling schierati tutti insieme, sono apparsi troppo sbilanciati in avanti e in attacco l'unica nota positiva della giornata è stata il rientro dopo un mese di Sergio Agüero, autore di un gran gol da fuori area sul finire del primo tempo che aveva riacceso momentaneamente le speranze di rimonta: «Non è stata una bella partita da parte nostra, ma non facciamo drammi. Ora concentriamoci sulla gara di mercoledì» ha twittato il Kun. Niente calcoli. Nonostante l'ultimo passo falso il City rimane comunque in corsa su quasi tutti i fronti: «Siamo l'unica squadra inglese ad aver già superato il turno di Champions, siamo andati avanti in Capital One Cup e siamo stati quasi sempre in testa alla Premier. Sembra quasi un miracolo visto che la stampa dopo la sconfitta con la Juve aveva scritto che eravamo praticamente fuori dall'Europa...» ha ricordato con orgoglio Pellegrini. Infatti in Champions, dopo l'1-2 a settembre firmato da Mandzukic e Morata, i Citizens non hanno più sbagliato un colpo e in caso di vittoria a Torino prenoterebbero matematicamente il primo posto nel girone: «Non possiamo rilassarci perché puntiamo a finire in testa al gruppo. La cosa più importante era ottenere la qualificazione per il terzo anno di fila, ma ora sarebbe un errore prendere sotto gamba la Champions. Anche se sabato avremo una gara difficile contro il Southampton con la Juve farò giocare la squadra migliore per cercare di fare risultato. Contro la Juve penseremo solo all'Europa e non faremo calcoli».