Ricardo, innanzitutto ci dica come sta: ce la farà a recuperare per la partita contro la Juve dopo l’infortunio in Nazionale?
«Avverto sensazioni positive. Mi sto sottoponendo a una “full immersion” di terapie in modo da essere pronto. La distorsione al ginocchio non era così grave. Se tutto andrà per il verso giusto, a Torino ci sarò».
Partita “double face” per lei quella del “Da Luz”: prima ha firmato il gol d’apertura, poi è dovuto uscire per l’infortunio.
«L’importante è che il Portogallo abbia vinto».
Juve-Monaco: come la vede?
«Un match in cui noi abbiamo tanto, tantissimo da guadagnare e loro molto da perdere. La Juventus è favorita dal pronostico per la sua storia, per il suo organico, per il fatto che si appresta a conquistare il suo quarto scudetto consecutivo».
Voi però avete fatto fuori nientemeno che l’Arsenal...
«Una qualificazione sofferta, ma meritata, che ci ha trasmesso tanta autostima. Siamo caricati a mille, nello spogliatoio si respira un’aria di grande serenità e allegria. Finalmente ci siamo resi conto di poter centrare qualsiasi risultato anche senza Falcao e James Rodriguez che la scorsa estate ci hanno salutato. Con Jardim siamo cresciuti e maturati. Ecco, contro la Juve dobbiamo ripartire dalla gara di Londra. Le nostre caratteristiche parlano chiaro: siamo una squadra dotata di una difesa ermetica e micidiale in contropiede».
Una squadra italiana...
«Sì, concordo. D’altronde siamo quasi di frontiera. Il Principato, fra l’altro, pullula di italiani»
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