TORINO - Tre uscite a vuoto di Vanja nel derby, una dietro l’altra in pochi minuti, che hanno permesso alla Juve di vincere il derby col minimo sforzo (due gol) e gettare il Torino nello sconforto. Incertezze che continuano a verificarsi, meno del passato ma comunque sempre in agguato. La verità è che Milinkovic-Savic non dà quella sicurezza che un portiere deve portare, da un momento all’altro ti combina il guaio, magari quando meno te lo aspetti. Segno evidente che non sta migliorando. Dà timidi segnali di efficienza per poi cadere, vedi il derby, in errori plateali che cominciano a preoccupare e a porre delle domande. Ivan Juric ha sempre difeso il giocatore per il fatto che sa giocare con i piedi e spesso i suoi lanci si trasformano in azioni pericolose.
Juric, sacrificato Berisha per Milinkovic-Savic
Per lui ha “sacrificato” e scaricato Berisha. Ricordiamo che l’albanese non veniva schierato titolare neppure nelle amichevoli e stava in panchina anche in Coppa Italia, competizione che solitamente gli allenatori usano per fare giocare i dodicesimi. Questo fatto - lo ricordiamo - ha portato Berisha ad avere un duro confronto con il tecnico e alla fine è stato messo fuori rosa. Adesso ad Empoli sta facendo bene, così come con la nazionale albanese. Questo per spiegare quanta fiducia abbia l’allenatore su Vanja: sarà un caso ma dietro di lui ha messo due giovani (Gemello e Popa) che assieme hanno una sola presenza in Serie A. Chiaro che senza concorrenza Vanja è sempre sicuro del posto. Se a fine stagione Juric non dovesse più essere l’allenatore del Toro, il serbo non avrebbe più la “copertura” che ha avuto e che continua ad avere. Questo è poco ma sicuro. Indipendentemente dal futuro le perplessità sul suo conto cominciano ad affiorare anche per il presente.