TORINO - Nel momento in cui il Toro capirà che non ci sarà più niente da fare per Mandragora chiuderà per Maggiore. Quella che era un’opportunità, sta diventando qualcosa di più. Il Torino è da tempo vigile sul centrocampista che non ha prolungato il contratto, in scadenza nel 2023, con lo Spezia: il giocatore, che attualmente percepisce un ingaggio di 300.000 euro a stagione, ha rifiutato un triennale da 6-700.000 a stagione. E così si è arrivati alla rottura. Anche perché, in precedenza, Maggiore aveva chiesto un adeguamento per una stagione per poi decidere con calma cosa fare. Richiesta respinta. E così, tra uno sgarbo e l’altro, il giocatore è sul mercato. Piace alla Fiorentina e i viola dopo il probabile sgambetto Mandragora proveranno a farne un altro ai granata, ma stavolta partono in posizione di svantaggio. Maggiore, fatto tutt’altro che trascurabile, è sempre stato un pallino di Vagnati, che nel 2018 provò a portarlo alla Spal.

Maggiore si può prendere a 5-6 milioni

Il Toro adesso - come detto - si è portato avanti. Tra Vagnati e Pecini ci sono già stati diversi contatti e, considerando che tra un anno Maggiore sarà libero, il costo del cartellino è tranquillamente alla portata del club granata: con 5-6 milioni l’operazione potrebbe chiudersi senza problemi. E il Toro ha intenzione di acquistarlo a titolo definitivo, stavolta senza se e senza ma. Oltretutto, nella trattativa potrebbe pure entrare il prestito di Demba Seck, giovane che al Torino ha trovato poco spazio: ha bisogno di giocare con continuità per mettersi in evidenza e ai liguri interessa molto. Con Maggiore i granata completerebbero il centrocampo: lo spezzino, Ricci e Lukic andrebbero a comporre un reparto pronto a diventare protagonista nonostante la partenza di Pobega che è stato valorizzato ai massimi livelli per poi tornare al Milan.

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