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Milan, Maldini sotto ‘processo’: tutta colpa di De Ketelaere

Getty Images

Il dirigente rossonero è imputato per il mercato estivo: pesa molto anche l’assenza di un vero vice Giroud

MILANO - Solo il tempo lo dirà e magari i discorsi a giugno saranno differenti da quelli di oggi, ma è innegabile che la settima sessione di mercato condotta da Paolo Maldini e Ricky Massara, sia sta quella che finora non ha portato i frutti sperati. Perché da quando l’ex capitano rossonero ha preso in mano l’area tecnica, raramente ha sbagliato un mercato. Certo, alcuni affari non sono risultati tali (vedi Meité, Mandzukic e Ballo-Touré), ma nel complesso il Milan costruito fra l'estate del 2019 e quella del 2021 - a gennaio 2022 è arrivato il giovane Lazetic per Pellegri -, è sempre migliorato. È sempre stato fatto un passo in avanti che gradualmente è servito per plasmare la squadra che Stefano Pioli ha condotto allo scudetto. Da Theo Hernandez, Bennacer e Leao nel 2019, passando per Ibrahimovic e Kjaer fino ai vari Saelemaekers, Kalulu, Tonali, Giroud e Maignan, preso nel 2021 per rimpiazzare il miglior giocatore dell’Europeo, Gigio Donnarumma. Ogni giocatore elencato è diventato nel tempo un titolare e il Milan nel campionato scorso, da outsider, ma con assoluto merito, ha conquistato lo scudetto, un successo che ha portato a Maldini diversi riconoscimenti per il suo operato, compreso il nostro “Golden Boy” come “Best European Manager”. L’estate 2022, però, nonostante investimenti per quasi 50 milioni di euro - il club rossonero fra le big del nostro campionato è quella che ha chiuso col saldo fra entrate e uscite “peggiore”, meno 35 milioni circa -, ha interrotto questa crescita continua.

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