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Rovella: "Non parlo della Juve". Pellegrini: "Lazio famiglia mia"

Il club biancoceleste presenta i due calciatori acquistati dal club bianconero: tutte le dichiarazioni in conferenza stampa

FORMELLO (Roma) - Acquistati entrambi a titolo temporaneo biennale con obbligo di riscatto condizionato dal raggiungimento di alcuni obiettivi prefissati, Nicolò Rovella e Luca Pellegrini sono stati ufficialmente presentati dalla Lazio in conferenza stampa. 

"Diamo il benvenuto a Rovella, al pari di Pellegrini ha attraversato questo momento di mercato, non nascondo che a un certo punto mi sono anche preoccupato, ho visto una sua foto sulla panchina del Monza. Ho pensato 'non è che questo mi sta tirando il pacco'. Sarò ripetitivo, ma tutti questi ragazzi hanno un comune denominatore: hanno tutti voluto fortemente la Lazio. Non so perché, però è la verità, potete chiederlo a chiunque di loro. Quando la Lazio si è affacciata, non hanno voluto sapere né se né ma, la Lazio. Ringrazio anche Rovella, ho saputo che rifiutava qualsiasi altra destinazione", le parole del ds biancoceleste Mariano Fabiani.

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Le parole di Rovella

"Per me venire qui è un passo avanti per la mia carriera, la Lazio è un top club, ho voluto fortemente venire qui, è un'occasione unica. Sono felice. Oltre a essere una grande opportunità, l'anno scorso ho fatto un buon campionato a Monza. Serviva uno step successivo, era importante venire in una squadra importante come la Lazio per giocarmi le mie carte. Il numero 65? Per mio papà, il suo anno di nascita. Ce l'avevo a Genova, l'anno scorso non ho potuto prenderlo, questa volta l'ho voluto prendere subito. Sarri mi ha telefonato, dicendomi che voleva farmi fare il regista basso. Mi affiderò a lui al 100%, è un maestro, cercherò di apprendere il più possibile da lui. Mezz'ala? Se servirà, lo farò. Per me va bene qualsiasi ruolo. Si parlava di uno tra me e Ricci? Sono molto felice e onorato della possibilità che mi ha dato l'allenatore. Ricci lo conosco bene, è un ottimo giocatore. Gli auguro il meglio, sta facendo un percorso diverso a Torino. Perché Allegri mi ha lasciato andare via? Preferirei parlare più della Lazio che della Juve in questo momento", afferma Rovella.

Su Cataldi e il derby di Roma

"Ho sentito Danilo Cataldi prima di venir qui, è stato molto carino. Questo era importante. Siamo compagni di squadra ma è giusto ci sia concorrenza, spinge entrambi a far bene. È un ottimo giocatore, spero di assimilare il prima possibile le richieste del mister ed essere pronto. A centrocampo siamo tutti giocatori forti, abbastanza diversi come caratteristiche. Ci somigliamo fisicamente, non siamo come Milinkovic. Credo sia più una roba di coesione da trovare in campo, va trovata un'alchimia, poi il tutto andrà benissimo. Condizione? Mi sono infortunato appena arrivato in tournée, sono stato fermo. Sto rincorrendo la forma, già avevo parlato col mister. Mi fermo ad allenarmi anche dopo gli allenamenti. Il mio calciatore preferito è sempre stato Modric però non ho proprio le stesse caratteristiche. Il derby di Roma? Il derby più bello che c'è in Italia. Penso sia abbastanza simile al derby di Genova, ma qui a Roma moltiplicato per due. Non vedo l'ora di poterlo giocare", conclude Rovella.

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