TORINO - A quasi un mese dalla sua promozione, annunciata dall’amministratore delegato Maurizio Scanavino, come primo pilota bianconero per governare l’aereo della Juventus in mezzo a turbolenze potenti e infingarde del mercato e non solo, Giovanni Manna si appresta a vivere un nuovo ruolo. In cui la cloche verrà passata gradualmente a Cristiano Giuntoli, che ha già peraltro fatto sapere quanto abbia apprezzato l’operato del giovane direttore sportivo nativo di Vallo della Lucania, territori di dolci montagne con vista sul placido mare del Cilento.
Zone della Campania dove la convivialità e la predisposizione alla convivenza pacifica sono un dato di fatto. Se a questo si somma il fatto che una delle doti dell’ex ds del Napoli è proprio quella di sapere fare gruppo e delegare in maniera intelligente, non è difficile ipotizzare che la nuova coppia che dovrà regolare ingressi e uscite di bianconeri possa trovare un modus operandi e vivendi virtuoso e quindi proficuo.
Manna, la pausa dopo Rabiot, Milik e Weah
Per Manna giusto 48 ore di break, dopo la full immersion in cui si è dovuto sottoporre e quindi da martedì tornerà operativo più che mai. Per il momento nel suo bottino e quindi della Juventus, la cessione di Kulusevski per 30 milioni al Tottenham, il capolavoro di aver fatto firmare a Rabiot, che era in scadenza, un contratto annuale (trovate un caso analogo se siete capaci con protagonista un calciatore in ascesa come il francese), lo sconto di un paio di milioni con il quale è riuscito a prendere Milik dal Marsiglia rispetto all’opzione che era in essere e quindi l’acquisto di Weah, superando la concorrenza sicura dell’Atletico Madrid. Ma nel calcio, come nella vita, il passato pesa ma molto di più conta il futuro. Per cui ora agirà di concerto con Giuntoli per far sì che lo step uno - snellire - risulti ancora più impattante e passare quindi eventualmente ad altre entrate.