TORINO - Dicono che da bambino avesse delle simpatie per la Juventus. Forse è una leggenda, ma se l’affare andasse in porto, Dusan Vlahovic potrebbe pure confermarlo. La certezza è che la Juventus è il suo sogno adesso, che a 21 anni (quasi 22, li compie venerdì) è uno dei centravanti più forti in Europa, con margini di crescita enormi e accostamenti eccellenti. «Mi ricorda Vieri», ha detto il suo connazionale Vladimir Jugovic, che con Bobo ha giocato proprio in una Juventus fortissima: «È il centravanti under 21 del momento insieme a Haaland, mi ricorda molto Vieri. Se lo chiedesse a me, la mia risposta sarebbe ovvia. Gli consiglierei di andare alla Juventus». Per BeppeBergomi, invece, è più simile a Gabriel Omar Batistuta, leggendario bomber viola: «Mi ricorda molto Batistuta. Quando giocavamo contro di lui pensavo: "Questo ce la scaraventa dentro”. Rivedo quella forza fisica e quel bel calcio in Vlahovic, un campione fortissimo». Luca Marchegiani scova un paragone di culto per il popolo juventino: «Vlahovic mi ricorda Fabrizio Ravanelli nella capacità di andare incontro al compagno e proteggere la palla, mettendo il corpo tra palla e difensore.

Vlahovic si ispira a Ibrahimovic

Da parte sua, Vlahovic si ispira a Zlatan Ibrahimovic, che ha sempre preso a modello: «La sua tecnica è micidiale. Mi piacerebbe tanto essere come lui», ha spiegato presentandosi a Firenze, aggiungendo: «Il mio punto forte è il piede sinistro. Anche il colpo di testa, ma devo migliorare». Al netto dei paragoni, Vlahovic è sicuramente una e Fiorentina si sono accordate per Vlahovic, è sempre più d’obbligo. Morata ha capito da tempo, ancora prima dell’affondo juventino per il serbo, che in estate alla Continassa non avrebbero mai investito i 35 milioni previsti per il riscatto. Non a caso tra fine dicembre e inizio gennaio lo spagnolo ha accolto con grande entusiasmo la chiamata di Xavi, che gli ha proposto il posto al centro dell’attacco del Barcellona.

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