MILANO - La priorità del mercato interista è sempre quella di un esterno mancino che possa essere l'erede di quell'Ivan Perisic sempre più lontano dal rinnovo. La richiesta di un triennale da 6 milioni annui da parte del croato non trova riscontri nella dirigenza nerazzurra, che prosegue sulla strada di un biennale a 3.5 milioni a stagione. Dunque l'assalto a Filip Kostic dell'Eintracht Francoforte e Ramy Bensebaini del Borussia Monchengladbach prosegue. Il primo costa intorno ai 10 milioni, ma per ora l'Inter si è fermata ad un'offerta al club di un prestito con diritto di riscatto, mentre per l'algerino si punta a riparlarne in estate. Nelle ultime settimane, però, si è acceso un campanello di allarme anche in attacco: l'infortunio di Correa ha limitato le rotazioni offensive di Inzaghi, che ora vedrà Lautaro Martinez ed Alexis Sanchez rispondere alla chiamata delle rispettive Nazionali, con tutti i rischi che ne conseguono. Soprattutto il cileno è spesso tornato acciaccato dalle trasferte oltreoceano, e visti i numerosi ed imporanti impegni previsti dopo la sosta, è bene non farsi trovare impreparati. L'Inter potrebbe pensare di infoltire il parco attaccanti a disposizoine del tecnico, ma solo con operazioni low cost. Il primo nome papabile sembra quello di Eddie Salcedo, che potrebbe essere richiamato dal prestito allo Spezia senza esborsi, ma piace anche l'idea Caicedo: l'uomo di fiducia di Inzaghi ai tempi della Lazio non ha trovato spazio al Genoa, ed un suo approdo in nerazzurro non è da escludere. Sembra invece sfumata l'ipotesi permanenza per Stefano Sensi: il centrocampista vuole spazio per non perdere il treno della Nazionale, dunque andrà in prestito alla Sampdoria.