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Sanabria verso Pisa, per il Torino idea Nzola

Sanabria verso Pisa, per il Torino idea Nzola Marco Canoniero
Per sostituire il paraguaiano che piace alla neopromossa, i granata tornano sulla punta che rientra alla Fiorentina dopo il prestito al Lens

Poche, pochissime, le due reti in 26 partite - molte delle quali, però, giocate solo parzialmente - per pensare a un seguito a Torino: Antonio “Tonny” Sanabria sa che la sua avventura in granata è agli sgoccioli e ha dato mandato al proprio entourage di trovare una soluzione in uscita. Che deve prevedere un accordo con Cairo e Vagnati per il cartellino, e con gli agenti del calciatore per lo stipendio. Il paraguaiano, infatti, ha ancora un anno di contratto con il Toro (scadenza 2026). Una soluzione concreta conduce al Pisa, trascinato in Serie A da Filippo Inzaghi che ha poi salutato per accogliere la proposta del Palermo. In Toscana il sudamericano potrebbe ritrovare quella convinzione nei propri mezzi ultimamente venuta a mancargli, e in grado di marcare la differenza tra un centravanti modesto, e uno magari non particolarmente prolifico, ma pericoloso in area di rigore e dotato di una tecnica tale da creare gioco anche sulla trequarti avversaria. Tornando a essere, insomma, l’attaccante che in granata ha saputo essere protagonista nel 2022-23, prima stagione senza Belotti dopo sette consecutive nelle quali il reparto offensivo era affidato al Gallo. Sanabria, anche perché libero dall’ingombrante ombra dell’attuale centravanti del Benfica, sente più responsabilità e, nel secondo anno di Juric in panchina raggiunge per la seconda volta in carriera la doppia cifra di gol in campionato (sono 12, mentre a Gijon nel 2015-16 erano stati 11). Tonny allargando il discorso si era presentato bene a Torino, realizzando 5 reti in 14 partite da gennaio in avanti nel 2021, ma in seguito i periodi di astinenza dal gol sono stati (eccessivamente) consistenti. Nel 2021-22 le marcature sono 6 e le presenze 29, mentre dopo l’annata di grazia, quindi nel 2023-24, le reti sono appena 5 in 35 partite. Fino ad arrivare alle 2 in 26 uscite con Vanoli. 
 
Numeri che portano inevitabilmente all’uscita di Sanabria, e che in conseguenza di ciò impongono al Toro di muoversi in ingresso per un pari ruolo. In tal senso è registrato un ritorno di fiamma per M’Bala Nzola, centravanti angolano che, esaurita l’esperienza al Lens, farà rientro alla Fiorentina con la quale è legato da un contratto fino al 2027. Dopo una buona prima parte di stagione impreziosita da 6 gol in 15 presenze di Ligue 1, con allegata una rete in Coppa di Francia al Psg, da febbraio il centravanti ha avuto una flessione dipesa in larga parte dall’attrito venuto a determinarsi con il tecnico William Still (nel frattempo passato al Southampton). 

La situazione Nzola

Nzola fa quindi ritorno alla Fiorentina, con la quale Cairo e Vagnati devono confrontarsi per trovare l’intesa e rilevare il cartellino di un giocatore che, in passato, sul mercato è stato inseguito a più riprese, dai granata. I quali con la partenza di Sanabria, le condizioni fisiche da verificare di Zapata che a 34 anni difficilmente potrà comunque vestire i panni del trascinatore, e la possibilità di impiegare Adams anche da seconda punta o da attaccante esterno, cercano un centravanti che conosca bene il campionato italiano e che abbia prerogative simili a quelle di Duvan. Nzola per valori assoluti non equivale al colombiano, ma ha caratteristiche non dissimili da quelle dell’ex atalantino. E sicuramente ha maturato una corposa esperienza e non soltanto in Serie A: il percorso in Italia è iniziato in C nella Virtus Francavilla, per poi continuare in B a Carpi, in C e in B a Trapani, in B e per tre stagioni in A a La Spezia dove è andato due volte in doppia cifra (11 gol nel 2020-‘21 e 13 nel 2022-‘23), quindi a Firenze. Poi il Lens, i gol e quindi la lite: ora, all’orizzonte, ecco far (nuovamente) capolino il Torino

A proposito di Fiorentina, intanto, è circolata la voce secondo la quale Stefano Pioli, destinato a prendere il posto di Palladino sulla panchina viola, spinga per riavere Cristiano Biraghi, già allenato dal 2017 al 2019. Da Firenze a Reggio Emilia, infine, per registrare la presenza di Emiliano Moretti, braccio destro del dt granata Davide Vagnati, per seguire Italia-Moldavia. Gara nella quale ha fatto il suo esordio tra i moldavi il giovane talento Perciun, nella parte finale dell’ultima stagione impiegato spesso da Vanoli. 

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