«Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano…», strofa musicale che ben si confà al riconosciuto amore del romano Claudio Ranieri per Catanzaro ed il Catanzaro. La storia è presto detta: la voglia di tornare in panchina seppur a 73 anni, compiuti appena tre giorni fa, è tanta da parte di Ranieri per sua stessa sorprendente ammissione appunto lunedì scorso in un collegamento su Radio1 sport. O chissà un pensierino, da romano, a quell’invocata figura di trait d’union all’attuale Roma in crisi. Dopo tante panchine e successi in giro per il mondo, l’ultimo la salvezza del Cagliari, Sir Claudio aveva deciso di staccare definitivamente la spina, salvo la chiamata di una Nazionale, che finora non è arrivata.
E però il richiamo della panchina è forte, così ecco che a Catanzaro – dove mister Caserta appare sempre sulla graticola nonostante il buon punto di Bari, ma con una sola vittoria in 9 gare - si sogna il grande ritorno. Ranieri infatti, oltre ad essere sposato con una catanzarese, a Catanzaro ha trascorso da difensore ben otto stagioni (5 in A e 3 in B) per 225 presenze e 6 gol totali, mantenendo sempre un legame forte con la città capoluogo calabrese. E poi c’è un indizio oggettivo che torna attuale: una cena di metà settembre sulla costa jonica catanzarese - dove Ranieri torna puntualmente ogni estate - col presidente del Catanzaro Floriano Noto, amici di vecchia data. Insomma, se son rose fioriranno…
RI. CR.