Una "minestra riscaldata" cominciata male

Nei giorni scorsi, direttamente dal ritiro dal Portogallo, Cristiano Ronaldo aveva minimizzato i suoi problemi al Manchester United e sottolineato come questi non avessero influito minimamente nel clima all'interno dello spogliatoio in Qatar. La sua situazione in fondo era chiarissima da tempo, già dal finale della scorsa stagione, quando il Manchester United non era riuscito a qualificarsi per la Champions League (nonostante i suoi 24 gol in 38 partite stagionali). Un passo indietro troppo grande per le ambizioni di CR7, che ha cominciato a puntare i piedi per ottenere il trasferimento altrove. Questo non è avvenuto in estate (nonostante il suo arrivo in ritardo in ritiro), perché Ten Hag e la società non erano disposti a lasciarsi sfuggire il campione lusitano. Con il passare dei mesi però tutto è cambiato, perché Ronaldo è diventato più un peso che una risorsa. E adesso è un calciatore senza contratto.

Cristiano Ronaldo, le parole dopo l'addio allo United

Il capitano del Portogallo, a 48 ore dal suo esordio in quella che sarà la sua quinta partecipazione in Coppa del Mondo, ha inviato un breve messaggio ai tifosi del Manchester United, la 'sua' gente per sette anni e mezzo, dal 2003 al 2009 e dall'estate 2021 - quando lasciò la Juventus per tornare a vestire la maglia dei Red Devils - ad oggi: “Dopo i colloqui con il Manchester United abbiamo concordato di comune accordo di rescindere il contratto. Amo il Manchester United e amo i tifosi, questo non cambierà mai. Sembra il momento giusto per cercare una nuova sfida. Auguro il meglio al Manchester United per il resto della stagione e per il futuro", le dichiarazioni rilasciate da Cristiano Ronaldo.